Manta è un borgo medievale piemontese che sorge su ben sette colline, una delle quali è sormontata dal celebre castello sotto la tutela del FAI. Abitata da circa 4000 persone, è meta di turisti anche stranieri che desiderano scoprire esemplari testimonianze artistiche del Medioevo e delle epoche successive all’interno di quello che fu il Marchesato di Saluzzo.
Noto in dialetto piemontese come “La Manta”, il paese deve il proprio nome, secondo alcuni storici, al termine latino “amans” ovvero “amante, appassionato” perché si dice che essa fosse ritrovo di innamorati. Altra ipotesi vorrebbe che il borgo prendesse il nome da “manencia”, ovvero dalla dimora dei frati benedettini che vi risiedevano.
Di fondamentale importanza e valore storico-artistico il Castello in cui si trovano, perfettamente conservati, gli affreschi dei Nove Prodi e delle Nove Eroine e della leggendaria Fontana della Giovinezza. Più recente è la Sala delle Grottesche, risalente al XVI secolo e decorata su ispirazione romana.
La Chiesa di Santa Maria del Monastero, edificata negli ultimi decenni dell’XI secolo e collocata nella parte più pianeggiante del paese, è una delle chiese più antiche del Piemonte meridionale. Annessa anticamente ad un convento benedettino, è decorata con preziosi affreschi tra cui quelli rappresentanti San Nicola e la Deposizione di Cristo.
Antica porta d’ingresso del paese è l’Arco di San Giorgio, che ospitava il Palazzo Comunale. In epoca Cinquecentesca, invece, fu costruita la Casa baronale Riccati, trasformata poi nel Settecento in una filanda per la lavorazione della seta.
Ancora degna di citazione è la Chiesa di San Rocco, costruita nel 1631 come voto dopo la peste che aveva sconvolto l’Italia Settentrionale.
Manta è un borgo che merita di essere visitato poiché offre, oltre a numerose testimonianze storico-artistiche, anche la possibilità di romantiche passeggiate tra i boschi di castagni che conducono al duecentesco Santuario di San Leone, patrono del paese.