“L’Italia ripudia la guerra”, l’inizio dell’articolo 11 della Costituzione, è il titolo della manifestazione che sabato 9 aprile ha visto la partecipazione di centinaia di cuneesi, tra cui anche noi di Rigenerazione. Come associazione, ci siamo fatti promotori di questa iniziativa, che aveva l’obiettivo di esprimere con forza la contrarietà all’uso della violenza per risolvere i conflitti.
L’urgenza di affrontare questo tema muove sicuramente dal conflitto in Ucraina, ma il corteo voleva essere contro tutte le guerre, anche quelle di cui si parla e si sa molto meno. Infatti, abbiamo ascoltato durante la marcia i nomi di tutti gli Stati in cui è in corso una guerra (2021), accompagnati dal numero delle vittime. Sono numeri impressionanti, ma ciò che mi ha turbata ancora di più è il fatto che non avessi idea di quanti Paesi fossero coinvolti in conflitti armati, di molti non avevo mai sentito parlare.
Prima che concludessimo la marcia con un momento di musica e alcuni interventi delle associazioni, il gruppo degli Scout ha portato una riflessione molto interessante. Per essere costruttori di pace, dobbiamo partire dai gesti quotidiani: il nostro modo di parlare, di approcciarci agli altri, di affrontare le discussioni, sono tutte occasioni per esercitarci a evitare la violenza, aprendoci invece al dialogo costruttivo.
Ringraziamo l’Associazione MiCò per averci coinvolti in questa bella iniziativa e tutte le altre realtà che hanno camminato a fianco a noi.